venerdì 22 agosto 2014

4 LUGLIO

Tra SCARIO, BOSCO e SAN GIOVANNI A PIRO....
Scrivo mentre ascolto Antolin Ferran Taylor, la sua voce, la sua musica, è qui vicino a noi...scrivo mentre riguardo attraverso le foto le tele di Cesare, lasciano senza parole. Volevamo venire a Bosco per conoscere le opere di Ortega, visitarne il museo e magari entrare nella sua meravigliosa casa. Lo facciamo e ci entusiasma....ma ancora una volta è l'incontro con le persone che sorprende e commuove. L'entusiasmo di Isabella, con la zappa in spalla ed un cucciolo in pancia, che gestisce con passione il suo agriturismo, "Il rifugio del Contadino", per una sera anche il nostro rifugio; la simpatia di Maria de Biase, Dirigente Scolastico dell'istituto comprensivo Policastro - Caselle e reggente dell'Istituto di San Giovanni a Piro. Incontrarla, cenare con la sua famiglia, dormire nella sua casa, tra i suoi libri, tra i ricordi e gli oggetti raccolti durante i suoi numerosi viaggi....una ricchezza incalcolabile. Ma che Cilento è questo? Perchè non ce ne siamo accorti prima? Quanto tempo abbiamo perso? Ripartiamo......che nostalgia.....











3 LUGLIO



SAPRI: il nostro passaggio nella terra della spigolatriceDall'antico pozzo di San Vito, nella parte vecchia del paese, al bassorilievo in bronzo sul portone della Chiesa Madre. Dalla casa in cui sostò Giuseppe Garibaldi, al monumento a Carlo Pisacane, agli scavi di origine romana. E poi quattro chiacchiere con Enzo Crivella, detto il Leone, noto gelataio del golfo di Policastro conosciuto, oltre che per l'ottimo prodotto artigianale, anche per l'impegno che da sempre profonde per la promozione del nostro territorio. Vito Caiafa ci accompagna in passeggiata nel paese presentandoci Lorenzo Latella, fonte preziosa di conoscenza storica di Sapri. Insieme raggiungiamo gli studi di 105 TV dove, sempre emozionante, rispondiamo alle domande della giornalista Biagina Grippo. Salutiamo Angela Consiglio e la sua gentilissima famiglia che ci ha ospitato con grande senso di generosità e ripartiamo per Bosco.....qualche chilometro più in là 







mercoledì 20 agosto 2014

2 LUGLIO

MORIGERATI - Partendo da Rofrano avevamo incontrato uno di quei ciclisti che si fanno 150 km al giorno e, con una faccia da "sotuttoio", ci aveva un po' spaventato sul primo pezzo di strada da fare. Eppure questa lentezza nel pedalare, questi km macinati uno per uno, guardandosi sempre intorno alla scoperta di qualcosa di bello da documentare, è la nostra forza. Così, lentamente, raggiungiamo Morigerati quando il sole ormai sta per tramontare, la luce è in assoluto la migliore per scattare le nostre foto. Qui incontriamo Marianna Vallone, impegnata nell'organizzazione di una delle manifestazioni più interessanti del nostro Cilento, un incontro, qui a Morigerati, di maestri e appassionati di tango. Marianna ci accompagna ad incontrare Donna Clorinda, che lei stessa definisce un'istituzione per gli abitanti di Morigerati. Dopo un'ottima cena al Ristorante L'OSTERIA DEI COMPARI, di Pasquale Vallone, ci ritiriamo nella nostra tendina, montata sul sagrato della chiesa, davanti ad un panorama mozzafiato. La mattina dopo sveglia alle 7.00, si va a visitare l'Oasi Del fiume Bussento. L'ingresso è a qualche metro dalla piazza di Morigerati, il percorso è bellissimo e tenuto molto bene. Qui il fiume riemerge dopo un tratto di percorso sotterraneo. Il particolare microclima della forra ha fatto in modo che si sviluppasse una vegetazione molto tipica, fatta per lo più di specie che tollerano gradi elevati di umidità.











1 LUGLIO

Raggiungiamo Rofrano in tardo pomeriggio, la strada offre come al solito panorami straordinari; i campi di papavero e di grano ricordano gli scenari del Cammino di Santiago....ci avevamo visto giusto! In paese ad attenderci troviamo i ragazzi dell'Associazione Culturale Mutazione nata 5 anni fa per volere dei giovani rofranesi. Insieme ai ragazzi c'è Carlo che per loro è un maestro e una guida. Con lui attraversiamo il centro storico, ci porta a vedere il santuario Basiliano della Madonna di Grottaferrata e l'antico pergolato centenario che da solo produce due quintali di Aglianico. Proveremo l'aglianico di Rofrano insieme ai nostri nuovi amici nel ristorante da Cono https://m.facebook.com/groups/47162546735/?fref=ts&refid=12. Il simpaticissimo proprietario si siede al nostro tavolo suonando un organetto e cantando stornelli cilentani. La cena, gentilmente offerta, ci permette di gustare i veri piatti della tradizione cilentana. Ancora una volta andiamo via a malincuore...









30 GIUGNO

13 TAPPA PADULA
Ancora una volta un sito patrimonio dell'UNESCO: la Certosa di San Lorenzo, meglio conosciuta come la Certosa di Padula. Costruita nel 1306 da Tommaso Sanseverino, conte di Marsico, è la più grande certosa d' Italia con i suoi 51.500 mq di superficie. Altro primato il chiostro del monastero, il più grande del mondo con i suoi 12.000 mq contornati da 84 colonne. Appena entrate avvertiamo da subito un'atmosfera pregna di storia e meditazione, sembra ancora di vedere i monaci impegnati nel loro certosino lavoro. Ogni angolo è un'emozione nuova; la consapevolezza che un sito di tale importanza risieda nel nostro territorio ci spinge ad andare avanti con questo progetto di riscoperta e rivalutazione delle ricchezze che da sempre ci appartengono. A due km dalla Certosa troviamo un confortevole alloggio nell'agriturismo Il castagneto (www.agricastagneto.it) luogo di pace che merita come pochi la definizione di agriturismo.









sabato 9 agosto 2014

29 GIUGNO

C'è un posto magico che collega il Cilento con il Vallo di Diano, si chiama Sella del Corticato. Qui la natura ti emoziona davvero, ti toglie il fiato, ti fa perdere ogni contatto con il mondo antropizzato, ti trasporta in uno stato di estasi dal quale non vorresti mai riemergere. E' la catena montuosa degli Alburni che ti abbraccia in un potpourri di colori che va dal verde del bosco, al giallo delle ginestre, al bianco della roccia affiorante, all'azzurro intenso del cielo. A queste altitudini (siamo a più di 1000 metri) l'aria è rarefatta e diffonde profumi di erbe e fiori che non puoi sentire altrove. Comincia la discesa verso Teggiano. Raggiungiamo il paese quando ormai è sera. Siamo stanche, la tappa è stata dura ma bellissima. Ci addormentiamo soddisfatte e felici per questa magnifica giornata.






martedì 5 agosto 2014

28 GIUGNO

Sant Angelo a Fasanella non era una tappa, lo è diventata quando ci hanno detto che da qui potevamo raggiungere l'Antece, scultura rupestre risalente al V sec a.C. scolpita su un masso di roccia calcarea posto a 1125 metri di altitudine. Andiamo a dormire presto dopo una breve passeggiata notturna tra i vicoli del paese; c'è un dislivello di 500 metri circa da affrontare la mattina successiva. Alle 8:30 siamo già per strada, abbiamo liberato le bici dal loro carico ma la salita davanti a noi è decisamente più difficile del previsto. Fortuna ha voluto che in quel momento passasse il gentilissimo Paolo, il quale non ha esitato a trasformare il suo trattore in un taxi; legate le bici, ci accomodiamo sul confortevole mezzo. Salutiamo Paolo e proseguiamo a piedi per un altro km circa, lo spettacolo è mozzafiato, sotto di noi la Valle del Calore, una vegetazione ricchissima, tanti colori che sfumano verso l'orizzonte. A vegliare su tutto ciò l'Antece, lo salutiamo con rispetto, è lì da millenni... ne avrebbe di cose da dire.








Sant Angelo ci regala un'altra sorpresa, in un paese così piccolo convivono infatti due siti patrimonio UNESCO; tornate giù, andiamo a visitare la Grotta di San Michele Arcangelo, restiamo senza parole per vari minuti (cosa strana per Carla). Due altari, tante sepolture, resti di affreschi, stalattiti e stalagmiti in formazione: un'atmosfera irreale dalla quale ci facciamo avvolgere. 



Ritorniamo a prendere i nostri bagagli dalla Signora Maria che ci ha ospitato questa notte nel vecchio convento trasformato in struttura ricettiva; la dolcezza di questa donna, unita alla bellezza del posto, rendono difficile la partenza.